In quel periodo la povertà era una realtà drammaticamente molto diffusa nella nostra città ed il Vescovo, Pietro Lippomano, per aiutare i poveri che sempre più numerosi vivevano in città, volle istituire un “Pio Monte”, una istituzione che consentisse di raccogliere fondi per portare loro aiuto. Il Vescovo, allora contattò Lorenzo Gerardo Costa, un “frate dell’Ordine dei Predicatori” molto noto in città, di dare inizio ad una serie di prediche, dal pulpito di Santa Maria Maggiore, per raccogliere fondi a favore dei poveri. Il frate domenicano da anni era un predicatore molto seguito e proprio per questo il Vescovo lo sollecitò a farsi promotore di questa nuova fondazione caritativa. Le notizie che ci tramanda lo storico Donato Calvi ci informano che la risposta da parte dei cittadini-fedeli fu notevole tanto che il “Pio Monte” venne effettivamente istituito con sollievo di molti poveri. Gerardo Costa, che con le sue prediche fu promotore di “questo miracolo”, lasciò poi la nostra città per assumere la responsabilità di Vescovo titolare della Diocesi di Bologna, una Diocesi molto importante anche perché in quella città vi era la sede principale del potente Ordine dei Frati Predicatori.