Secondo quanto scrive lo storico Donato Calvi, oggi a fianco della Basilica di Santa Maria Maggiore “sono state poste le fondamenta della Cappella – Oratorio del famoso Capitano Bartolomeo Colleoni”: la cappella sarà il suo sepolcro … L’incarico verrà affidato al pavese Giovanni Antonio Amadeo, un artista molto noto che aveva già scolpito la tomba di Medea, la figlia prediletta di Bartolomeo, morta molto giovane, la cui tomba era collocata nel santuario della Basella, presso Urgnano. Per realizzare questo edificio, che col tempo diventerà il più celebre della città, il Colleoni scelse un luogo prestigioso, cioè quella piazza del Duomo che per secoli era stata il “foro”, il cuore, civico e religioso, della città e con un atto di forza, che evidentemente solo lui era in grado di fare, fece abbattere la sagrestia della Basilica “promettendo” però, alla città, di costruirne una nuova. Oggi non si è più sicuri sulla data citata dal Calvi (1470), tanto che alcuni storici indicano il 1472 come l’anno di inizio della costruzione, ma comunque la cappella Colleoni, nella quale nel 1842 verrà inserita anche la tomba di Medea, da oltre 550 anni è l’edificio più prestigioso e noto della città.