Stille Nacht è uno dei più celebri Canti di Natale, conosciuto e cantato in tutta la Cristianità: nelle chiese, nelle strade e nelle case ... Il testo, scritto nel 1818 dal parroco di un piccolo paese delle Alpi austriache al confine con la Baviera, venne messo in musica dal suo organista. Nel corso del tempo, il canto, si è diffuso praticamente in tutto il mondo ed è stato tradotto in più di 300 lingue e dialetti: probabilmente oggi è il più conosciuto ed apprezzato Canto natalizio, anche in aree culturali e religiose non cristiane: è il canto” mondiale” per la Pace tanto che dal 2011 “Stille Nacht”’è inserito nella Lista del Patrimonio immateriale dell’Unesco. Quello che è poco noto, però, è che la traduzione del testo dal tedesco in italiano, venne fatta da un giovane sacerdote bergamasco, don Angelo Meli, e che venne pubblicata, per la prima volta nel 1937, dalla tipografia “Edizioni Carrara” specializzata in pubblicazioni di testi musicali: una delle piccole, ma preziose case editrici, oggi scomparse, che ancora sino a metà Novecento arricchivano culturalmente la nostra Città. In quella Notte di Natale di 84 anni fa, in alcune chiese di Bergamo, si cantò, per la prima volta, tra lo stupore di molti fedeli, “Astro del Ciel , pargol divin, mite agnello redentor ... ”, la versione italiana di Stille Nacht. Don Angelo Meli, per oltre 22 anni, fu docente nel Seminario Vescovile e dal 1951 divenne Priore della Basilica di Santa Maria Maggiore. Profondo studioso di storia religiosa ed artistica bergamasca, si immerse per lunghi anni nello studio dell’immenso archivio storico della Misericordia Maggiore, parte fondamentale della storia della Città. Nel corse di queste ricerche, don Meli, individuò il luogo dove era tumulato Bartolomeo Colleoni, anche se, in seguito, la scoperta venne assegnata ad altri studiosi. La sua sensibilità gli consentì di incontrare “Stille Nacht”, musica e testo intensamente romantici, ed a cimentarsi nella traduzione, operazione complessa, ma ben riuscita se ancora oggi, in Italia, si canta Stille Nacht nella versione di don Angelo.