In esecuzione delle indicazioni del Concilio di Trento, il Vescovo, Federico Cornaro, istituisce il Seminario diocesano… Le indicazioni del Concilio sono chiare: i vescovi devono preoccuparsi dell’educazione religiosa e morale dei futuri sacerdoti per riconquistare, nel popolo, quella credibilità morale che, nel corso dei decenni, è degrada a livelli molto bassi. La Curia della nostra Città è stata una delle prime a dare applicazione a queste indicazioni e dare vita ad un Seminario che dovrà preparare i futuri sacerdoti secondo le nuove regole del Concilio. La costruzione ebbe inizio in questo giorno, ma il seminario entrò pienamente in funzione nel successivo 1573, quando la costruzione venne completata. Il Seminario era localizzato in prossimità della chiesa di San Matteo, oggi nel Vicolo del Seminarino, una strada di modeste dimensioni che si stacca dalla attuale via Tassis. Oltre alla preparazione religiosa e morale dei futuri sacerdoti, si impartiva anche l’educazione grammaticale, le belle lettere, e si dava anche una adeguata preparazione musicale. I futuri sacerdoti, dunque, ricevevano una educazione completa che li preparava alla "rinascita" dalla crisi nella quale una parte della Chiesa era precipitata. Il Seminario svolse queste funzioni per quasi due secoli e mezzo, sino al 1819, quando, l’alto numero di seminaristi e di frequentanti, spinse la Curia a cercare nuovi spazi: venne così decisa la costruzione di un nuovo Seminario sul Colle di San Giovanni, una parte della Città posta in una zona più elevata e rivolta verso mezzogiorno, verso la pianura. La nuova struttura era molto più grande della precedente e godeva di una posizione invidiabile: sole e tanta aria, condizioni che il vecchio seminario non aveva. Avvenuto il trasloco il complesso "antico" non subì nessuna decadenza, anzi! Nuove iniziative sociali e religiose, di notevole spessore, vi vennero insediate, in particolare l’apertura di scuole per giovani operai: una attività di avanguardia, per quei tempi e sicuramente tra le prime sperimentazioni a livello nazionale. Con il passare del tempo il vecchio Seminario divenne "il Seminarino". Ma non facciamoci ingannare da questo diminutivo...! Il Seminarino per gran parte del secolo scorso (e forse anche oggi) si è trasformato nel luogo di incontro e di socializzazione tra i più frequentati per i giovani di Città Alta, tanto che, ancora oggi, l’aver frequentato in gioventù “l’oratorio del Seminarino", specialmente nell’arco di tempo della direzione dell’indimenticabile (ed amato) don Carlo Agazzi, è un punto d’orgoglio ed un segno di “appartenenza” ancora per molte persone.